Matthijs De Ligt (Juventus)

Anche l’ultima delle quattro serate dedicate all’andata degli ottavi di finale di Champions League lo ha confermato: Chelsea-Bayern Monaco a parte, tutti ‘rovesciati’ i pronostici della vigilia. E così la presunta agevole trasferta della Juventus in casa dell’Olympique Lione si è trasformata in sconfitta e il Real Madrid è stato messo ko a domicilio dal City. Ok, nessuno si aspettava che le merengues chiudessero il discorso qualificazione contro i citizens dopo 90′ ma il 2-1 subito al Bernabeu sorprende. Soprattutto perché arrivato in rimonta: gli uomini di Zidane infatti, pur se dominati, si portano in vantaggio al primo errore degli ospiti, con Isco bravo a perfezionare l’assist di Vinicius. Gli inglesi non si demoralizzano e con un De Bruyne meraviglioso (assist per Gabriel Jesus e penalty suglato per lui) compiono l’impresa. Che ora sembra veramente difficile riescano a bissarla i blancos a Manchester: tra l’altro lì mancherà anche il capitano Sergio Ramos ieri espulso a fine gara da Orsato per un fallo su Jesus lanciato a rete. “Oltre alla formazione e allo schema, la cosa importante oggi era vincere – ha detto Pep Guardiola a fine partita -. Siamo venuti qui per fare l’impresa, abbiamo giocato benissimo e torniamo a casa con un risultato importante. Ma non è finita, il Real ha un’enorme esperienza e può ancora ribaltare la situazione”. Difficile credergli ma la prudenza è d’obbligo.

Più fattibile la rimonta della Juve con il Lione: al Groupama Stadium infatti l’unico gol (alla mezz’ora con gli ospiti in inferiorità numerica per l’infortunio di De Ligt) è stato di Tousart. A patto che a Torino i campioni d’Italia giochino per 95′ non per 15′. CR7 e compagni hanno prodotto il gioco chiesto da Maurizio Sarri solo nel finale andando vicini al pareggio un paio di volte. Per il resto la serata è da dimenticare perché si è vista la Juve più brutta della stagione con poca convinzione, poca gamba e nessun tiro nella porta difesa da Anthony Lopes. “Nel primo tempo girava la palla troppo lentamente, c’era troppo poco movimento – ha commentato l’ex tecnico di Napoli e Chelsea -. Così poi se perdi palla subisci come è accaduto a noi. Inoltre abbiamo preso gol con De Ligt fuori a bordo campo che si stava facendo medicare. Il secondo tempo è stato migliore, ma in Champions è troppo poco per venirne a capo. Purtroppo non riesco a far passare il concetto di muovere la palla velocemente, per fortuna abbiamo 90’ per rimediare”.
Tra il 10 e il 18 marzo prossimi il ritorno degli ottavi. LECHAMPIONS EUROPA

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